La figura del Pedagogista clinico orientata al cambiamento positivo
Scopri come un intervento educativo mirato può valorizzare abilità e competenze individuali, aumentare la fiducia in sé stessi e migliorare il benessere percepito.
Quando le difficoltà si intensificano è fondamentale incontrare il professionista più adatto.
Osservi tuo figlio, un allievo o un collega, e ti sembra scoraggiato, povero di idee e iniziativa. Ti sembra che stia perdendo fiducia in sé, che sia svogliato o poco motivato.
Magari si impegna anche nei compiti, ma i risultati non arrivano come sperato. A volte la sua emotività ti appare come una bussola impazzita tra rabbia, demotivazione e frustrazione.
Sono segnali che spesso vengono minimizzati o attribuiti a una semplice fase,
oppure gestiti come un’emergenza. Si ricorre a ripetizioni, punizioni, cambi di indirizzo: strategie che spesso risultano demotivanti e, in molti casi, inefficaci. Nel mondo del lavoro, per esempio, gli incarichi di rilievo vengono affidati alle persone più attive, e chi si sente escluso o invisibile tende a diventare meno produttivo.
Prima che il disagio si trasformi in una vera e propria difficoltà, la figura professionale del pedagogista clinico può intervenire con competenza, efficacia e delicatezza.
Cos’è la pedagogia clinica
(ANPEC – Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici) è una disciplina scientifica indirizzata allo sviluppo delle risorse cognitive, emotive, relazionali e comportamentali individuali, in un'ottica non sanitarizzante né alla ricerca di patologie.
Non si inizia da una diagnosi, ma da un'osservazione attenta e personalizzata. Il pedagogista clinico lavora su ciò che è possibile fare per permettere alle persone di portare pienamente a compimento il proprio potenziale.
Le situazioni in cui interviene
Ci si rivolge ad un pedagogista clinico per molte ragioni, tra cui:
- difficoltà di rendimento senza motivo apparente o per mancanza di motivazione
- gestione di Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) e ADHD, a qualsiasi età
- carenze di autonomia, metodo e organizzazione nello studio o nel lavoro
- insicurezza, bassa autostima, comportamenti inadeguati, difficoltà ad accettarsi
- problemi relazionali con coetanei, familiari, colleghi, insegnanti o superiori
Il pedagogista clinico orienta sempre verso obiettivi positivi, come migliorare l'autoefficacia, imparare a gestire le emozioni, strutturare un progetto di vita e valorizzare le proprie potenzialità.
Questo è possibile a ogni età, ogni volta che si avverte il bisogno di un supporto per affrontare cambiamenti, sfide o imprevisti.
Cosa fa concretamente un pedagogista clinico
Partendo da un colloquio iniziale, un'osservazione attiva della persona e una conoscenza più approfondita dell'ambiente di riferimento, il pedagogista clinico definisce un intervento su misura. Attraverso struenti esclusivi della professione è possibile agire concretamente per dissolvere nodi e criticità e ripristinare o strutturare un equilibrio funzionale e relazionale.
Il percorso ha luogo in un contesto protetto e relazionale, attraverso modalità ludiche, simboliche, motorie ed espressive che attivano l'apprendimento profondo e influenzano l'attitudine e il comportamento individuale.
Le basi scientifiche
La storia della pedagogia è ricca di studi che confermano l’importanza della relazione educativa personalizzata e del rispetto dei tempi maturativi per lo sviluppo del pensiero, del linguaggio, delle abilità psicomotorie e della motivazione (Vè l'opinione fra gli altri di ygotskij, Feuerstein, Meirieu).
La pedagogia clinica integra anche elementi della neuroeducazione, soprattutto per promuovere l’attenzione sostenuta, il sistema esecutivo e l’autoregolazione (Diamond, 2013).
Qualche esempio concreto
M., 9 anni, era definita “distratta e disordinata”. Dopo un ciclo di incontri, ha imparato a pianificare i compiti, gestire gli esercizi in autonomia, ha quasi dimezzato gli errori ortografici e ha ritrovato il piacere di raccontare e ricordare le sue giornate.
L., 28 anni, lavora come doppiatore. La sua ansia comprometteva le performance, ma con le tecniche giuste ha imparato a gestire le richieste del direttore di sala e a mantenere la serenità sul lavoro. Metodo, professionalità e qualità delle relazioni orientano verso il risultato.
Il pedagogista clinico è una figura educativa altamente specializzata, capace di intervenire là dove scuola, lavoro e famiglia si fermano, offrendo strumenti concreti per uno sviluppo armonico. In un’epoca in cui l’educazione rischia di ridursi a performance o emergenza, e le difficoltà vengono spesso medicalizzate, la pedagogia clinica rappresenta un’importante alternativa educativa.
Se qualcosa in queste righe ti ha fatto riflettere, o pensi che qualcosa nella tua vita possa essere migliorato, contattami per una prima consulenza gratuita. Insieme troveremo la strada per valorizzare le tue potenzialità.
Puoi scoprire alcuni degli strumenti del pedagogista clinico qui: www.clinicalpedagogy.com/processi-di-analisi-e-metodi-della-pedagogia-clinica.